Artisti a Villa Borghese - Keith Haring a Roma - Urban Nature in the park

Passaggio a Roma di Keith Haring nelle Ville storiche della città, ricostruito attraverso le fotografie e i testimoni dell’epoca, con dibattito tra curatori e pubblico.
Per il ciclo d’incontri d’artista dedicato ai rapporti fra Arte e Natura un doppio appuntamento dedicato alla ricostruzione della presenza, nel 1984, del famosissimo artista Keith Haring a Roma e del suo passaggio nelle Ville storiche della città, ricostruito attraverso le fotografie e i testimoni dell’epoca.
Partecipano:
Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina)
Stefano De Martino Fontebasso (fotografo)
Marco Petrella (graphic noveler)
Valeria Arnaldi (Giornalista “Il Messaggero”)
Ivan D’Alberto (Teorico e storico dell’Arte contemporanea)
“In the future everyone will be world-famous for 15 minutes”. Profezia è ormai considerata questa asserzione di Andy Warhol, anche se, più che di “profezia", sarebbe meglio parlare di lungimiranza mediale di un visionario dell’arte che aveva capito tutto, o quasi, del nuovo “potere" e “valore" della comunicazione, dei media e dell'arte, nel mondo a lui contemporaneo.
Figlio di quella frase e di quel contesto di fine anni Sessanta, ma in qualche modo padre di questo nostro nuovo contesto da tsunami del web, è stato sicuramente Keith Haring, che tra i primi ha però spostato l'asse della ricerca del “will be world-famous" da un piano mediale a uno più critico e popular, radicandolo nel contesto urbano di New York prima e delle metropoli mondiali poi. Quelle d’Italia incluse.
Tutto ciò nel momento in cui il risentimento giovanile manifestato attraverso l'arte spingeva sempre più verso un superamento dei canoni tradizionali di divulgazione e comunicazione, per tornare da dove è sempre partito, dai futuristi in poi, dalla strada. Dai quartieri periferici del degrado contemporaneo per assolversi nell’obiezione di una generazione post-contestataria – quella del Sessantotto prima e del punk poi – attraverso il segno e il colore che in definitiva andava dilagando proprio nei luoghi da dove proveniva.
Dai muri e le palizzate delle metropoli e delle loro periferie alle subway, per finire poi nelle gallerie d'arte del mondo. Le città, a partire da New York, vengono così invase da un segno che diventa ben presto icona, brand d’artista. Fino all’arrivo a Roma, nel 1984, dove opera sul Palazzo delle Esposizioni e sulle parteti trasparenti del Ponte Pietro Nenni. Operazioni artistiche che hanno inciso i cuori e le menti di molti giovani artisti e pubblico dell’epoca di cui ci rimane solo la documentazione fotografica presentata durante l’incontro.
Informazioni
Venerdì 11 luglio 2025
ore 18.30
attività e ingresso gratuito per tutti
Prenotazione consigliata allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Massimo 60 partecipanti
In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto
Modalità di annullamento In caso di impossibilità a partecipare all’attività prenotata, è necessario comunicare la disdetta tramite email al seguente indirizzo: disdetta.visite@060608.it (dal lun. al giov. ore 8.30 – 17.00/ ven. ore 8.30 – 13.30). In alternativa, è necessario chiamare il Contact Center 060608 (attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00)
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
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