Artisti a Villa Borghese - Keith Haring a Roma - Urban Nature in the park

Immagine lista: 
Stefano Fontebasso De Martino, Keith Haring a Roma, 1984, fotografia B/N - © dell’artista
11/07/2025
Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

Passaggio a Roma di Keith Haring nelle Ville storiche della città, ricostruito attraverso le fotografie e i testimoni dell’epoca, con dibattito tra curatori e pubblico.

Per il ciclo d’incontri d’artista dedicato ai rapporti fra Arte e Natura un doppio appuntamento dedicato alla ricostruzione della presenza, nel 1984, del famosissimo artista Keith Haring a Roma e del suo passaggio nelle Ville storiche della città, ricostruito attraverso le fotografie e i testimoni dell’epoca.

Partecipano:
Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina)
Stefano De Martino Fontebasso (fotografo)
Marco Petrella (graphic noveler)
Valeria Arnaldi (Giornalista “Il Messaggero”)
Ivan D’Alberto (Teorico e storico dell’Arte contemporanea)

“In the future everyone will be world-famous for 15 minutes”. Profezia è ormai considerata questa asserzione di Andy Warhol, anche se, più che di “profezia", sarebbe meglio parlare di lungimiranza mediale di un visionario dell’arte che aveva capito tutto, o quasi, del nuovo “potere" e “valore" della comunicazione, dei media e dell'arte, nel mondo a lui contemporaneo.

Figlio di quella frase e di quel contesto di fine anni Sessanta, ma in qualche modo padre di questo nostro nuovo contesto da tsunami del web, è stato sicuramente Keith Haring, che tra i primi ha però spostato l'asse della ricerca del “will be world-famous" da un piano mediale a uno più critico e popular, radicandolo nel contesto urbano di New York prima e delle metropoli mondiali poi. Quelle d’Italia incluse.

Tutto ciò nel momento in cui il risentimento giovanile manifestato attraverso l'arte spingeva sempre più verso un superamento dei canoni tradizionali di divulgazione e comunicazione, per tornare da dove è sempre partito, dai futuristi in poi, dalla strada. Dai quartieri periferici del degrado contemporaneo per assolversi nell’obiezione di una generazione post-contestataria – quella del Sessantotto prima e del punk poi – attraverso il segno e il colore che in definitiva andava dilagando proprio nei luoghi da dove proveniva.

Dai muri e le palizzate delle metropoli e delle loro periferie alle subway, per finire poi nelle gallerie d'arte del mondo. Le città, a partire da New York, vengono così invase da un segno che diventa ben presto icona, brand d’artista. Fino all’arrivo a Roma, nel 1984, dove opera sul Palazzo delle Esposizioni e sulle parteti trasparenti del Ponte Pietro Nenni. Operazioni artistiche che hanno inciso i cuori e le menti di molti giovani artisti e pubblico dell’epoca di cui ci rimane solo la documentazione fotografica presentata durante l’incontro.

Informazioni

Luogo Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Orario

Venerdì 11 luglio 2025
ore 18.30

Biglietto d'ingresso

attività e ingresso gratuito per tutti

Informazioni

Prenotazione consigliata allo 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)
Massimo 60 partecipanti
In caso di disponibilità le persone possono aggiungersi anche il giorno stesso sul posto 

Modalità di annullamento In caso di impossibilità a partecipare all’attività prenotata, è necessario comunicare la disdetta tramite email al seguente indirizzo: disdetta.visite@060608.it (dal lun. al giov. ore 8.30 – 17.00/ ven. ore 8.30 – 13.30). In alternativa, è necessario chiamare il Contact Center 060608 (attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.00)

Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura

Durata
90 minuti
Tipo
Incontro
20250613
1016691
Artisti a Villa Borghese #2
Ciclo di incontri su Arte e Natura
Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
13/06 - 11/07/2025
Didattica per tutti

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