ROMA IN SCENA - Festa della cucina futurista
Due giorni dedicati alla cucina futurista, con esposizione di ricette e degustazioni. Un aperitivo ed una cena creativi e multisensoriali, serviti sulla terrazza del Museo Carlo Bilotti, a Villa Borghese.
In occasione del centenario in corso alcune ricostruzioni storiche e varie manifestazioni hanno proposto la degustazione di piatti della cucina futurista, così come immaginata dagli artisti intorno a Marinetti nel secondo futurismo e da lui stesso teorizzata nel famoso Manifesto della Cucina Futurista dato alle stampe nel gennaio del 1931. Considerata come la lotta contro l'«alimento amidaceo» (cioè la pastasciutta), colpevole di ingenerare negli assuefatti consumatori «fiacchezza, pessimismo, inattività nostalgica e neutralismo», la cucina futurista prende le mosse da una cena al ristorante milanese «Penna d'oca» (15 novembre 1930), al termine della quale Marinetti preannuncia il prossimo Manifesto. Oltre all'eliminazione della pastasciutta, il Manifesto predica l'abolizione della forchetta e del coltello, dei condimenti tradizionali, del peso e del volume degli alimenti e della politica a tavola; auspica la creazione di «bocconi simultaneisti e cangianti», invita i chimici ad inventare nuovi sapori e incoraggia l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
Indicando in questo, pur nelle iperboliche suggestioni tra il surrealismo e dada, una strada che sarà inconsapevolmente seguita dagli chef creativi di fine Novecento. Al lancio del Manifesto seguiranno una folta serie di conferenze e banchetti futuristi in Italia e in Francia, l'inaugurazione della taverna «Santopalato» e finalmente, nel 1932, la pubblicazione del libro La cucina futurista di Marinetti e Fillia.
Ma al di là delle curiose degustazioni, Eyes Professional Training Services vuole offrire al pubblico la possibilità concreta di conoscere e degustare alcuni dei piatti tipici della cucina futurista, scegliendoli fra i più noti e i meno conosciuti tra quelli ideati dall’’aeropittore’ Luigi Fillia, rivisitati e riadattati in chiave moderna. Per far questo ci avvarremo della collaborazione di professionisti del M.I.C.RO., Movimento Internazionale Culturale con sede a Roma, che da anni si dedica alla rivalorizzazione del patrimonio futurista, nella cultura, ma soprattutto nella cucina. Grazie al loro supporto creeremo un’esposizione mobile con pannelli in cui mostreremo le ricette e gli ingredienti necessari per realizzarle, e, come tappa obbligata alla fine dell’esposizione due momenti di degustazione, un aperitivo ed una cena, accompagnati dalla declamazione del Manifesto della Cucina Futurista da parte del ‘fine dicitore’ Giacomo Innocentini.
Fra i siti indicati nel bando la nostra proposta si indirizza sul Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, in quanto risulta essere uno dei pochi in cui è possibile unire l’elemento culturale a quello gastronomico organizzandovi all’interno una vera e propria degustazione di cucina futurista.
La manifestazione si svolgerà in due giorni, 22-23 luglio 2009: due serate (mercoledì e giovedì, dalle 20 alle 23.00 fuori dall’orario di visita del museo) con la presentazione delle ricette attraverso l’esposizione di pannelli che ricalcano un tragitto che porterà poi allo spazio dedicato alla degustazione: la terrazza del Museo Carlo Bilotti, nel cuore di Villa Borghese, ove la prima serata verrà servito l’aperitivo futurista, mentre il 23 luglio, a conclusione della manifestazione, verrà offerta una cena. Momenti di grande suggestione accompagnati dalle musiche di Balilla Pratella e Luigi Russolo, a cui si potrà accedere gratuitamente ma solo tramite prenotazioni fino ad esaurimento degli 80 posti a disposizione, telefonando al numero 06-32.44.662, a cui risponderà la Ghiga Immagina, la società che collabora con noi per quanto riguarda la segreteria organizzativa e logistica.
Per la realizzazione della manifestazione si allestiranno quindi la rampa di accesso alla terrazzo del Museo Carlo Bilotti con pannelli esplicativi, e il terrazzo con tavoli, sedie ed impianti di illuminazione e sonorizzazione per la declamazione e la diffusion della musica futurista.
Programma 22 luglio 2009
Aperitivo futurista (per 80 persone su prenotazione fino ad esaurimento posti)
La prima sera verrà offerta due polibibite futuriste, Giostra d’alcool e Inventina, la prima a base di vino barbera, cedrata e bitter Campari, la seconda a base di spumante, liquore d’ananas e arancia, accompagnate dagli antipasti Traidue, Intuitivo e Arancini futursiculi.
Traidue: impasto a base di pasta d’acciughe, pasta di bucce di mela tritata e salame cotto tra due fette di pane.
Antipasto Intuitivo: barchette di arancia ripiene di diverse qualità di salame, funghi, sottaceti e aromi.
Arancini futursiculi: arancini di riso ripieni con ragù, formaggio, salame o prosciutto, pinoli, uvetta e spezie.
Infine, per alzarsi, Mammelle Siciliane al sole, dolci a base di mandorle di Avola.
Ad inizio e a conclusione delle serate si svolgeranno le declamazioni e i giochi di interazione con il pubblico di Giacomo Innocentini.
Programma 23 luglio 2009
Cena futurista (per 80 persone su prenotazione fino ad esaurimento posti)
La seconda sera, la cena comincerà con Rosabianca, uno spumante impreziosito da una miscela di petali di rose bianche e rosa, accompagnato da mandorle tostate (ricetta Di M.I.C.RO. e Accademia delle Spezie).
Verrà poi servito un piatto che è forse il simbolo dell’audacia dell’inventiva futurista, il carneplastico, un’interpretazione sintetica degli orti, dei giardini e dei pascoli d’Italia, composto da una grande polpetta cilindrica di carne di vitello ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte e impreziosito da gocce di miele.
A seguire, Aeroporto piccante, piatto a base di insalata russa, verdure e spezie (fiori d’arancio, coriandolo) da gustare con vini Nero d’Avola e Insalata Tricolore.
Infine, per alzarsi, Mammelle Siciliane al sole, dolci a base di mandorle di Avola.
Ad inizio e a conclusione delle serate si svolgeranno le declamazioni e i giochi di interazione con il pubblico di Giacomo Innocentini