Dimitri Shostakovich: continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Nell'ambito dell'iniziativa Nel weekend l'arte si anima la vita di uno dei più straordinari autori del Novecento analizzata da Piero Rattalino, nella narrazione di Valerio Vicari.
Continua la rassegna cameristica ad ingresso libero e gratuito che Roma Tre Orchestra organizza nei Musei di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Programma
D. Shostakovich: Quartetto n. 8 in do minore op. 110
Quartetto Henao
William Chiquito, violino
Kim Soyeon, violino
Stefano Trevisan, viola
Giacomo Menna, violoncello
Valerio Vicari, voce narrante
Dimitri Shostakovich nasce suddito dello zar in una famiglia di intellettuali di sinistra. Si forma come musicista negli anni che seguono la Rivoluzione d’Ottobre e che vedono scoppiare la guerra civile. Si afferma come compositore durante una battaglia ideologica fra sostenitori di opposte visioni di quello che si doveva fare per creare la nuova musica sovietica. Accusato di deviazionismo sulla Pravda, viene poi riabilitato e, durante la guerra, diventa il portavoce musicale della nazione in armi. Viene nuovamente accusato, insieme con molti colleghi e nuovamente riabilitato. Viene poi insignito delle più alte onorificenze di stato. Si iscrive solo a 44 anni al Partito Comunista e si inserisce come elemento di spicco nella ufficialità di regime. Muore a 69 anni dopo una lunga malattia e viene esaltato in morte come il più perfetto rappresentante nella musica dell'homo novus sovietico. Difficile trovare una vita più turbinosa di questa, ancor più arduo interpretarla.
Informazioni
Domenica 19 febbraio 2017 ore 11.30
Ingresso e concerto: gratuiti
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Zètema Progetto Cultura