Incontro sul tema: l'arte della monografia con visita alla mostra "Piacere, Ettore Scola"

Un percorso di preparazione realizzato mediante il lavoro di studio, ricerca e selezione del materiale personale e d'archivio, ma anche incontri e interviste con Ettore Scola, la famiglia e i suoi più stretti collaboratori. Con visita alla mostra PIACERE, ETTORE SCOLA.

Incontro

Marco Dionisi dal 2009 al 2014 ha diretto una galleria d'arte a Roma (Baccina 66) realizzando mostre di pittura, fotografia, scultura, street art e gestendo la rivista mensile “Cronaca di Roma”. Ha inoltre curato le mostre storiche e monografiche, tra cui gli omaggi a Sandro Curzi (2010), Dino Viola (2011), Keith Haring (2011) ed Ettore Scola (2014). Ha partecipato all'organizzazione e alla direzione artistica di eventi e rassegne culturali (tra cui “Roma Vintage” e “Ottobrata Romana”/Rione Monti). Ha pubblicato i volumi “Era il Rione Monti” (Rai), “Adriano Fida. Dipinti” (Artemide) e “Piacere, Ettore Scola” (Edizioni Sabinae).

Nevio De Pascalis, laureato in arte e scienze dello spettacolo (Dams) alla Sapienza Università di Roma, è curatore di mostre nelle varie fasi: ideazione, ricerca scientifica d'archivio fotografico e audiovisivo, elaborazione testi, progettazione allestimento, percorso espositivo, pannelli didattici esplicativi, cataloghi e pubblicazioni.
________________________________________________________________________

Visita alla mostra

“Piacere, Ettore Scola” è la prima mostra monografica in onore del grande cineasta italiano, recentemente scomparso, progettata e prodotta (2014) con l'avallo e il supporto di Ettore Scola e realizzata con la partecipazione della famiglia e dei suoi più stretti collaboratori. La mostra, a cura di Marco Dionisi e Nevio De Pascalis, è strutturata in due sezioni:
- la prima, cronologica, racconta il percorso privato e professionale di Scola dall'infanzia di Trevico e Roma fino all'ultimo film del 2013 Che strano chiamarsi Federico, passando per gli esordi lavorativi al Marc'Aurelio e in Rai fino all'approdo al cinema come sceneggiatore prima e regista poi;
- la seconda sezione, tematica, racconta invece nel dettaglio il rapporto con gli attori e i collaboratori, a cui segue quello con la città di Roma, fino alle sue grandi passioni: la politica, il teatro e il disegno (filo conduttore di tutta la mostra).

L'esposizione - attraverso testi autoprodotti dai curatori, fotografie e audiovisivi di famiglia e d'archivio, cimeli, carteggi, disegni, premi - si pone come strumento in grado di mettere in risalto l'eclettismo artistico e la complessa personalità del regista, acuto e amaro osservatore del costume nazionale, nonché sottile umorista e protagonista di alcune delle più belle pagine del cinema italiano.