Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 - Roma, 1991)
Giacomo Manzù, pseudonimo di Giacomo Manzoni, nasce a Bergamo nel 1908. Giovanissimo lavora presso botteghe di intaglio e doratura e si diploma in plastica decorativa all'Istituto Fantoni. Durante il servizio militare a Verona tra il 1927\28 frequenta saltuariamente i corsi dell'Accademia Cignaroli. Dal 1928 si dedica esclusivamente alla scultura.
Stabilitosi a Milano nel 1929 riceve il suo primo incarico: la decorazione della cappella dell'Università Cattolica, che verrà eseguita tra il 1931 ed il 1932. Nel 1933, espone alla Triennale di Milano una serie di busti. Negli anni seguenti realizza le prime versioni della Bambina sulla sedia (1933) e del Cardinale (1936).
Nel 1939 inizia a produrre una serie di bassorilievi in bronzo a tema religioso, le "Deposizioni" e le "Crocifissioni", in cui, attraverso la simbologia del sacrificio di Cristo, rievoca gli orrori della guerra e la violenza del regime fascista. Nel 1940, Manzù insegna scultura all'Accademia di Brera a Milano e in seguito all'Accademia Albertina di Torino. Con l'avvento della guerra si sposta a Clusone.
Nel dopoguerra torna ad insegnare all'Accademia di Brera, fino al 1954, e quindi a Salisburgo fino al 1960. In questo periodo inizia a lavorare alla realizzazione della Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano (compiuta nel 1964). Tra il 1965 e il 1968 esegue la Porta della Pace e della Guerra per la chiesa di Saint Laurens a Rotterdam . Negli anni Settanta ritorna alla figura intera realizzando in bronzo figure femminili e gruppi in cui imprime particolare forza plastica al tema amoroso.
Nei tardi anni '60 si dedica alla scenografia allestendo alcune tra le opere più importanti di Igor Stravinskij, Goffredo Petrassi, Claude Debussy, Richard Wagner e Giuseppe Verdi. Negli anni Settanta realizza due grandi altorilievi: per la Cassa di Risparmio delle Province lombarde a Milano e per il Palazzo di Giustizia delle Comunità Europee a Lussemburgo, rispettivamente ultimati nel 1970 e nel 1973.
Nel 1973 è al Museo di Arte Moderna di Tokyo con una mostra personale.
Nel 1989 viene inaugurata a New York, di fronte alla sede dell'ONU, l'ultima sua grande realizzazione pubblica, una scultura in bronzo alta 6 metri.
Nel 1964 Manzù si trasferisce ad Ardea, vicino Roma, dove oggi ha sede il Museo contenente l'intera sua collezione donata allo Stato italiano nel 1979 . L'artista muore nel 1991.